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Bertone difende Tette e Culi: “Rispetto”; Napolitano: "Chiesa fuori dai coglioni, se no”
magari amici miei, magari: invece di ben altro tenore son le dichiarazioni che ci tocca sentire -subire, direi: con gli osanna del maledetto tg3: notizia d’apertura!: arcistraprete che difende arciprete, napolitano infila un uno-due (trecento-quattrocento) da far rimpiangere e benedire tutte le lotte armate dalla clava alla mitraglietta mp5sd1; prima: "La strage di Piazza Fontana ci ha consegnato una lezione che non dobbiamo mai dimenticare, ci insegna che dobbiamo evitare che in Italia i contrasti e le legittime divergenze possano sfociare in tensioni tali da minacciare la vita civile", come se le minacce alla vita civile non fossero venute dallo stato stesso e non continuassero ad arrivare, tipo non so: ha mai sentito parlare di berlusconi&c?; poi: "L'impegno della Chiesa nella vita sociale è essenziale per la società italiana. Tante volte ho detto che la religione è un fatto pubblico", ossía l’attentato continuo e indefesso alle libertà personali, ai diritti civili è essenziale per tenere la nazione sotto il giogo dei dogmi vaticani, e la religione -fonte di tutti i drammi che viviamo- anziché ricacciata nel buio dei tempi cui appartiene o quantomeno estromessa dalla vita pubblica per le ragioni sopra elencate -con qualche corollariuccio genere pakistan afghanistan o iraq-, viene invocata quale panacea; -che voglia, che desiderio di sparizione