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come fosse

come fosse che spiegassi a ‘n bambino d’otto anni -dieci tie’: -zio, perché la chiesa è contro la droga?- -perché vuole il monopolio, tesoro- -zio, ma tu ci credi in dio?- -la persona di genio non si pone il problema, tesoro, saran pure beati affaracci suoi: se c’è bene, complimenti, bella carriera -però s’è ‘l dio cantato dalle religioni viene a schivo: vuole schiavi, meglio l’inferno; regole per viver bene, in pace, ce ne son d’avanzo in una frase, figuriamoci… -la religione poi, te la raccomando; vedi: il novantanove virgola nove per cento della popolazione è ignorante, e la religione è la via piú breve verso la spiritualità: la piú facile, che t’entra ‘n casa a tutte l’ore co’ le messe l’immagini sue le ricorrenze -tutte feste preesistenti su cui è stata messa la mitria-, i telegiornali che fan la cronaca de’ miracoli: allora è successo questo allora ‘l santo ha fatto questo allora dí:o…- è difficile ricavarsi un percorso -da’ filosofi a’ scienziati, ménti somme- è faticoso richiede intelligenza, assai piú rapido e consolante buttarsi nella fede: la vita terrena passaggio e casomai premio nell’aldilà?: l’ha detto pitagora dumil’anni prima di cristo, ed è tutto cosí: un inseguirsi e rimpiazzarsi e sostituirsi, con l’apporto d’una gigantesca macchina -un apparato di propapaganda, a martello, incessante… -e poi, quelli ch’han le mani ‘n pasta nella religione: che strumento di potere!, da stendhal null’è cambiato, e si senton investiti d’una missione superiore, tutt’il resto guardato con pazienza, -vuoi mettere?: -co’ dí:o?!... -quanto vorrei ch’al trapasso trovassero zeus proprio ctonio: -allora?, i cosciotti miei arrostiti?- -ma, veramente, il vanggè:lo…- te lo stoppi il vangelo, le libagioni mie?…-